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ZF Aftermarket amplia il portfolio dischi freno

Affinché l’impianto frenante funzioni correttamente, è essenziale che tutti i componenti rispondano ai requisiti del rispettivo modello e offrano una qualità da primo equipaggiamento.

ZF Aftermarket, per oltre 100 anni, ha sviluppato sistemi frenanti a marchio TRW per i costruttori di veicoli. Oggi la stessa esperienza viene applicata alla gamma per l’aftermarket indipendente, che è stata ulteriormente ampliata nel segmento dei dischi freno in semi composito per Mercedes-Benz.

Ora sono disponibili i codici prodotto per i seguenti modelli:                                                                                                

Classe C (W205) Berlina (14-), asse posteriore

Classe C (W205) Berlina (14-), asse anteriore

Classe E Coupe (C238) (16-), asse anteriore

A metà 2021 la gamma verrà ampliata con ulteriori referenze per i modelli Mercedes-Benz Classe S e GLC.

La costruzione dei dischi freno in semi composito Mercedes-Benz, esclusiva per l’aftermarket indipendente, offre i vantaggi del prodotto OE, ma si differenzia per la connessione dentata del mozzo all’anello di attrito in ghisa. Permette una dissipazione ottimale del calore generato durante la frenata e previene così la deformazione del disco causata dallo stress termico. I dischi freno di questo tipo sono stati progettati per aumentare la sicurezza e le prestazioni a livelli di durata estesi nei veicoli più potenti. In funzione del materiale di cui è composto il mozzo e del processo di rivettatura, inoltre, è stato adottato uno speciale rivestimento per proteggere il disco dalla corrosione anche a livello di rivetti.

Riduzione di peso ed emissioni di CO2

Il peso minore di un disco freno in semi composito riduce anche il peso delle masse non sospese migliorando il comfort di guida e il comportamento NVH (Noise/stridio, Vibration/vibrazioni & Harshness/tremolii). Contribuisce inoltre a ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Grazie all’espansione termica ridotta, l’impianto frenante opera a temperature inferiori, ottenendo così una riserva per poter disporre della massima potenza frenante anche in situazioni di emergenza.

 

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