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Mercato Aftermarket indipendente: trend positivo

Arrivano nuovi dati di mercato aggiornati sul mercato indipendente Aftermarket Italiano raccolti dall’Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino. Per sottolineare la grande attenzione verso il mercato Aftermarket indipendente nella prima quindicina di marzo avrà luogo il 4° Convegno Independent After Market esclusivamente dedicato agli operatori del settore (Produttori, Distributori e Ricambisti) organizzato dal Politecnico di Torino e focalizzato sull’andamento del mercato IAM nel 2013 e sulle prospettive 2014-2016 (struttura distributiva, volumi venduti distinti per sottofamiglia prodotto, dinamica dei prezzi, marginalità, ecc. ecc.).

L’analisi del Campione di Distributori (sell out) / Ricambisti (sell in) è pari al 31,03% del fatturato realizzato dalla Distribuzione IAM auto Italia (esclusi gli pneumatici) ed evidenzia in relazione ai primi 11 mesi dell’anno quanto segue:

 a. il Mercato IAM Italia si conferma anticiclico e registra, Fig. 1, un incremento progressivo (gennaio-novembre) del fatturato del +4,8% le cui determinanti sono innanzitutto l’Effetto Mix +4,9% (maggiore incidenza delle sottofamiglie con maggiore prezzo unitario anche per effetto del venir meno di alcune esclusive) e quindi l’Effetto Volumi +0,3%, mentre si riducono significativamente i Prezzi, -0,4% (maggiore competizione sul mercato); senza l’effetto mix, quindi a parità di incidenza delle sottofamiglie, il fatturato sarebbe stato in contrazione del – 0,1%.

In termini gestionali, tali dinamiche evidenziano:

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 a1. una notevole reattività dei distributori/ricambisti a modificare gamma e marchi pur di essere sintonici con il mercato e preservare/rafforzare il proprio fatturato;

a2. una crescente aggressività sui prezzi, specchio dell’accentuarsi della competizione sul mercato;

a3. una modesta crescita dei volumi generata da una serie di concause: ribilanciamento del mercato automotive dal nuovo alla riparazione, particolare vivacità di alcuni marchi non più in esclusiva, progressiva riduzione della quota di mercato del ricambio autorizzato; In particolare, il mese di novembre 2013 registra, rispetto al corrispondente mese del 2012, la crescita meno marcata, +3,3%, dal mese di marzo: la causa è da imputarsi alla negatività dei volumi e dei prezzi nonostante il positivo Effetto Mix (+5,2%); senza l’effetto mix il fatturato sarebbe stato in contrazione del -1,9%;

 L’Analisi Rolling a Scorrimento Annuale, ossia il confronto tra i valori dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente (Nov 13-Dic 12)/(Nov 12-Dic 11), evidenzia, Fig. 2, un incremento del +4,2%, confermando in tal modo il trend positivo del 2013: anche in tal caso la variabile trainante è l’Effetto Mix, +4,2%, l’Effetto Volumi è pari al +0,1% ed i Prezzi non aumentano: la competizione sul mercato è sempre più consistente. Il fatturato Rolling accentua l’incremento iniziato ad aprile così come registra la crescente importanza dell’effetto mix in contrapposizione alla maggiore aggressività sui prezzi di vendita. Il dato tendenziale a fine anno, linea tratteggiata, evidenzia prezzi in ulteriore contrazione, effetto mix ancora più marcato e volumi in lieve decremento.

 In relazione alle Sottofamiglie si evince, Fig. 3, che, ogni 100 euro di fatturato realizzato dalla Distribuzione IAM, l’ 8,7% è costituito dalle batterie auto, la sottofamiglia di maggior rilevanza, che, con una riduzione del 5,1% di fatturato (inverno mite ma con le prime nevicate di fine novembre ed estate non troppo calda) rispetto ai primi 11 mesi del 2012, sono in flessione di 0,9 punti % di quota di mercato.

 Le pastiglie freno e il kit frizione (incl. volani), rispettivamente in 2° e in 3° posizione con il 6,9% e il 5,2% del fatturato, evidenziano una crescita del fatturato del 3,7% (effetto volumi attenuato da prezzi in contrazione) e del 19,7% (imputabile principalmente all’effetto Luk che guida la sottofamiglia frizioni ad incrementare di 0,6 punti % la propria quota di mercato ma anche ad un effettivo maggior consumo di frizioni per invecchiamento del circolante).

I lubrificanti, trainati dall’effetto Castrol post accordo Bosch, crescono del 4,1% (+14,87% in volumi e -5,6% in relazione ai prezzi) e presidiano una quota di mercato del 4,1%. Ammortizzatori, tiranteria, tergicristalli/spazzole (per tale sottofamiglia è in corso una suddivisione in 2 sottofamiglie distinte) e filtri aria registrano incrementi importanti di fatturato, soprattutto grazie all’effetto volumi, e aumentano la propria quota di mercato rispettivamente al 4,0% (+0,1 punti %), 3,3% (+0,2 punti %), 3,2% (+0,2 punti %) e 3,1% (+0,2 punti %).

I dischi freno evidenziano una significativa riduzione dei prezzi di vendita, -4,5%, che attenua l’incremento di fatturato al +1,1% e la perdita di 0,1 punti % di quota di mercato. Anche i filtri diesel e i motorini e alternatori perdono quota di mercato, rispettivamente -0,1 e -0,2 punti %, a causa della contrazione del -5,04% dei volumi di vendita i filtri e della riduzione dei prezzi di vendita del -6,2% i motorini e alternatori.

 I Filtri oliopreservano incrementano la loro quota di mercato, +0,1 p%, ecrescono di fatturato rispettivamente del +7,2% grazie soprattutto ai volumi.

 Le altre sottofamiglie, tra le prime 22 in ordine di fatturato, che perdono quote di mercato sono additivi e chimica, cinghie e radiatori/condensatori.

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