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Calo della produzione di autoveicoli

In calo anche in aprile l’attività manifatturiera in Italia. L’indice destagionalizzato della produzione industriale ha fatto infatti registrare una contrazione dello 0,7% rispetto a marzo. Questo dato, unitamente all’indicatore anticipatore del ciclo che è in calo sia in aprile che in maggio, confermano le attese negative per l’andamento del Pil nel secondo trimestre del  2019.

Come è noto, dopo un calo dello 0,1% nel terzo trimestre 2018 e un altro calo dello 0,1% nel quarto trimestre sempre del 2018 (che avevano fatto temere l’avvio di una nuova recessione) il Pil nel primo trimestre 2019 ha fatto registrare una crescita dello 0,1% compatibile con uno scenario di stagnazione, che verrebbe confermato con un nuovo calo del Pil nel secondo trimestre 2019.  

Analizzando l’andamento dell’attività produttiva per settori, emerge che in aprile, rispetto allo stesso mese del 2018, sono in crescita soltanto il comparto delle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+4,9%) e il comparto dell’energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,9%). Tutti gli altri comparti sono in calo con contrazioni particolarmente elevate nel settore del tessile e abbigliamento (-8,2%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature (-6,2%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (-6,1%). Particolarmente grave all’intero del settore dei mezzi di trasporto, sottolinea il Centro Studi Promotor, è il calo della produzione di autoveicoli che rispetto all’aprile 2018 è addirittura del 17,1%. Un dato questo che pone con grande evidenza il problema di modificare il sistema in vigore di incentivazione all’acquisto di veicoli a basso impatto per renderlo effettivamente incisivo anche per l’economia del settore dei trasporti e quindi per l’economia italiana in generale.

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