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Cgia, negata fattura elettronica ad autoriparatori

l Consorzio Poste Motori – formato da Poste Italiane, Postel, Kpmg Advisory e Sei Plus – non rilascia la fattura elettronica mettendo in difficoltà le autofficine autorizzate dal Ministero dei Trasporti che fanno le revisioni degli autoveicoli. Così, rileva la Cgia, dal 2 gennaio gli autoriparatori non possono più scaricarsi i costi del bollettino postale.

“Se teniamo conto che in Italia si fanno quasi 14 milioni di revisioni auto all’anno – segnala Paolo Zabeo della Cgia – si stima che la mancata detrazione dei costi del bollettino postale potrebbe ammontare a 19 milioni di euro. Un costo che gli 8.500 centri di revisione autorizzati in Italia non possono sostenere. E’ inaccettabile che ci siano delle aziende che a distanza di oltre un mese dall’entrata in vigore della norma non siano ancora in grado di emettere la fattura elettronica, mentre tutti gli altri sono stati costretti a farlo a partire dallo scorso 2 gennaio”.

Il proprietario che fa la revisione dell’auto in un centro privato, spiega la Cgia, paga all’autofficina 66,80 euro: 45 euro sono destinati al centro di revisione, 9,90 è l’Iva e 10,20 euro vanno al Dipartimento dei Trasporti a Roma.

Quest’ ultimo importo viene trasmesso a ministero, tramite il Consorzio Poste Motori, con un bollettino postale dal costo di 1,80 euro per ogni revisione effettuata. Sino al 31 dicembre scorso, Poste Italiane, dopo il versamento, compilava la fattura in nome e per conto del Consorzio Poste Motori, la rilasciava all’autofficina che poteva così scaricarsi il costo del bollettino al netto dell’Iva (agevolazione per l’autofficina pari a 1,4 euro).

Dall’ 1 gennaio 2019, invece, Poste Italiane rilascia sempre una copia della fattura in cartaceo (che ormai non ha più alcun valore), ma per quella in formato elettronico, necessaria per poter fare qualsiasi operazione di deduzione/detrazione fiscale, avvisa che bisogna rivolgersi al Consorzio Poste Motori. Quest’ultimo, contattabile solo per mail, dopo un mese dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà della fattura elettronica ha fatto sapere che stanno provvedendo ad allinearsi alla normativa e a breve sul portale dell’Automobilista verranno fornite ulteriori informazioni. Un atteggiamento inaccettabile che sta mettendo in forte difficoltà moltissimi autoriparatori.

Fonte ANSA

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