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Assistenza auto: lieve tendenza alla diminuzione dei prezzi

In febbraio è emersa una lieve tendenza alla diminuzione dei prezzi praticati dalle officine di autoriparazione

Il dato emerge dal Barometro sul sentiment del settore dell’assistenza auto elaborato dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di un’inchiesta condotta su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione. Il 14% degli interpellati dichiara infatti di attendersi una diminuzione dei prezzi nei prossimi 3/4 mesi, mentre soltanto il 5% ritiene che vi possano essere aumenti. La tendenza alla diminuzione dei prezzi è comunque molto lieve dato che l’81% degli interpellati ritiene che i prezzi si manterranno stabili. Anche per il volume di attività delle officine, la stragrande maggioranza (73%) degli operatori interpellati ritiene che l’attività si manterrà sostanzialmente stabile, mentre tra gli altri prevalgono lievemente le indicazioni di aumento (15%) rispetto a quelle di diminuzione (12%).
Dalla rilevazione emergono, oltre che le tendenze, anche la situazione in febbraio. Per l’attività di autoriparazione, il 25% degli interpellati lamenta un basso volume di affari, mentre il 12% è di parere opposto e la maggioranza (63%) valuta l’attività normale. Sempre con riferimento alla situazione di febbraio, per i prezzi la maggioranza degli interpellati (82%) indica una situazione di normalità, mentre solo il 3% giudica il livello elevato e il 15% lo ritiene invece basso.A proposito di prezzi, il Barometro sul sentiment del settore dell’assistenza auto, nella sua edizione di marzo, pubblica un confronto tra l’andamento dei prezzi al consumo per l’intera collettività e quello relativo ai prezzi per le attività di manutenzione e riparazione di mezzi di trasporto privati. Le differenze tra i due indici non sono molto rilevanti, ma si registra comunque una maggiore stabilità dei prezzi delle operazioni delle officine di autoriparazione, che si sono mantenuti piuttosto stabili e nel corso del 2017 hanno avuto crescite mensili rispetto agli stessi mesi del 2016 (cioè variazioni tendenziali) comprese tra un +1,4% e un +1,3% da gennaio a giugno per poi stabilizzarsi intorno al +1,2%. L’indicatore dei prezzi al consumo per l’intera collettività, che in gennaio 2017 faceva registrare un incremento tendenziale sullo stesso periodo del 2016 dell’1%, ha avuto invece incrementi crescenti fino ad aprile (mese in cui ha toccato il picco dell’1,9%), per poi scendere e stabilizzarsi su incrementi dello 0,9% da novembre a gennaio.  

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